Sotto di noi tutto è più piccolo e lontano; lateralmente, solo il cielo che si spinge fino all’infinito che non possiamo vedere, ma che emotivamente possiamo cogliere appieno.
L’occasione di lasciare “tutto” a valle per qualche ora, per prendere le giuste distanze e concedersi una pausa. L’opportunità di distogliere l’energia mentale dalla gestione del passato e del quotidiano per permettergli di fluire liberamente.
Se poi ci si trova a tu per tu con 360 gradi di libertà, sulla cima del monte “più alto”, dopo il primo smarrimento dovuto alla sensazione di solitudine, ci si accorge di quanto sia indispensabile posare a terra i propri fardelli e fare spazio per concedere alla creatività della vita nuove occasioni.
(Adiamoli R. e Rigon D. (2003) Natura mediterranea: flora elbana di Lacona pag 61)